Saccu vacanti nun sta all'additta
Sacco vuoto non si regge in piedi Detto ormai poco usato perchè molto cambiato è il nostro stile di vita. In origine veniva usato a supporto dell'invito a rimpinzarsi in occasione delle "manciate" festive e familiari. Come dire: così come il sacco vuoto non sta all'impiedi, così l'essere umano che non ha mangiato a sazietà avrà difficoltà ad essere molto attivo.
Adesso, nell'epoca dei "ventri piatti", delle diete ipocaloriche, dei prodotti per limitare lo stimolo della fame, sarebbe un controsenso. Il detto viene ancora usato da qualche nostro "anziano"che ricorda bene i tempi in cui la fetta di pane era difficile da ottenere e la carne ai pranzi domenicali era spesso un miraggio. isidoro spanò P.S. Difficile da credere ma nel periodo tra le due guerre mondiali (1918/1940) a Vita la carne bovina era presente nelle macellerie solo in due occasioni festive: "la Madonna di Tagghiavia" e "la Festa di lu Signuri"; quella suina in settembre a partire della "festa di San Cosimo e Damiano" e per tutto il periodo invernale; gli agnelli e i capretti nel periodo Pasquale. Va però detto che quasi in ogni casa c'erano gli animali (a cominciare dalle galline) che consentivano una certa autonomia familiare. Articoli correlati |
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