Carcara di lu panararu e stazzuni
In un angolo suggestivo, sulla strada provinciale per Gibellina, proprio ai piedi del Bosco Baronia, troviamo i resti di una fornace, utilizzata nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale per la cottura della pietra di gesso, materiale che veniva impiegato nell’edilizia locale. La cottura del gesso veniva effettuata tra 150°C e 250°C per ottenere gesso anidro che opportunamente miscelato a sabbia, a calce e a pozzolana generava delle malte “bastarde”, facilmente lavorabili e con buone caratteristiche meccaniche, utilizzate per fissare, ad esempio, lastre di marmo. Altra attività che si svolgeva a Vita era quella della cottura delle terrecotte utilizzate per le coperture dei tetti e qualche esempio di oggetto per la cucina.