
La festa in onore di Maria SS.ma di Tagliavia è molto sentita dalla comunità vitese e si svolge ogni anno, da tradizione, il giorno dell’Ascensione, la giornata più attesa dai vitesi.
LA FESTA
I festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Tagliavia hanno una cadenza annuale. Essi sono un connubio tra religione e folklore. È tradizione celebrare alla mezzanotte della vigilia la Santa Messa, al termine della quale i fedeli attingono l’acqua dal pozzo adiacente alla chiesa, considerata benedetta in questa notte da Gesù.
Nella settimana antecedente la festa, vi sono diversi momenti di convivialità legati alle celebrazioni eucaristiche. In mattinata, l’immagine della Madonna di Tagliavia visita le case di riposo, dove viene celebrata la Messa.
Nel pomeriggio, la celebrazione eucaristica nella chiesa della Madonna di Tagliavia è presieduta da ogni ceto della festa.
Il giorno dell’Ascensione lo sparo dei mortaretti e il suono delle campane svegliano il paese, invitando tutti a prepararsi per la festa. I proprietari dei cavalli portano i loro animali presso la Chiesa di Tagliavia per la benedizione del parroco, a cui si aggiungono pure i buoi che partecipano al corteo pomeridiano. Il rullio dei tamburi e il suono della banda musicale, insieme ai rintocchi delle campane, riecheggiano per le vie del paese. Le celebrazioni del mattino terminano con la Messa, presieduta solitamente dal vescovo della diocesi di Mazara del Vallo. Tutte le famiglie si ritirano per un pranzo veloce per poi prepararsi ad uscire alle 15:00 per il corteo.
Nel primo pomeriggio ha inizio la cavalcata “carvacata”, un corteo celebrativo in cui alcuni ceti, sul dorso di cavalli e muli, con carri e carretti addobbati a festa, sfilano davanti alla Chiesa e lungo le strade del paese per rendere omaggio alla Madonna di Tagliavia. Non appena il corteo è completo, s’incammina verso la Chiesa per la benedizione del parroco.
Negli scorsi anni il primo gruppo a procedere era il gruppo folkloristico Sicilia Bedda, che intratteneva il popolo con canti e danze folkloristiche, seguiti dal tamburo e da tre battistrada a cavallo. Seguivano poi i vari ceti con i loro “prisenti” (simboli rituali identificativi del ceto di appartenenza): i Pecorari, i Cavallari, i Viticoltori, i Burgisi, i Deputati e i Massari. Seguivano infine la “Carrozza del pane”, il carro dell’Abbondanza, dal quale vengono lanciati alla folla dei pani tradizionali chiamati “cucciddati”, e la banda musicale che chiude la sfilata.
Durante la sfilata echeggia il grido “Viva la Madonna di Tagliavia”, a cui tutti in coro rispondono “VIVA”.
Il Corteo si conclude, dopo aver attraversato le vie del paese, a tarda sera, davanti alla Chiesa della Madonna, dalla quale si snoda subito la processione.
preparativi per la festa