In questi mesi di Servizio Civile svolti in UNPLI Trapani, ci era capitato di guardare di tutto attraverso quegli schermi: foto e video di feste di paese, spettacoli teatrali ai quali avevamo collaborato, video-lezioni sulla Formazione a Distanza obbligatoria per tutti i volontari del S.C.N…. ma quella volta eravamo di fronte a qualcosa di diverso: la scena finale del ”Guglielmo Tell” spiegata e commentata da Alessandro Baricco.
Dietro di noi, estasiato benché lo avesse visto e rivisto più volte e fosse stato lui stesso a suggerirlo, il Ragioniere Isidoro Spanò, con un sorriso sotto i baffi : “Aumentate il volume delle casse, ragazzi, e prestate attenzione sia alla musica che alle parole” .
A suo dire quel video racchiudeva una poesia tale da trasmettere una profonda pace interiore, motivo per cui aveva deciso di invitarci a guardarlo.
Benché noi ragazzi abbiamo gusti musicali e letterari diversi, è inutile dire che quei trenta minuti di serenità ed esegesi piacquero pure a noi.
Il ragioniere è proprio questo: un uomo curioso che spinge gli altri alla curiosità.
Lo avevo conosciuto mesi prima, durante una festa di Natale organizzata dal Lions Club Salemi-Valle del Belice, cui mi aveva invitata il Presidente Pasquale Perricone, il quale, presentandomi questo uomo distinto, brizzolato, che parlava in maniera pacata e forbita, mi disse che anni prima era stato lui stesso ad invitarlo a far parte del club.
Di sicuro non avrei mai pensato di ritrovarlo come “dirimpettaio” mesi dopo. E invece così fu: il ragioniere abita proprio di fronte la sede della Pro Loco Vitese, e lo incontro quasi tutti i giorni intento a prendersi cura delle sue piante, o mentre esce di casa dirigendosi verso la sua auto, o, ancora, quando viene a trovarci in quanto socio attivo dell’Associazione.
E’ sempre pronto a revisionare i nostri testi e darci una mano per qualsiasi consulenza: basta una telefonata e Isidoro Spanò, memoria storica di Vita, si catapulta nel nostro ufficio, per parlarci del suo passato, della storia, delle tradizioni del paese, con una cordialità decisamente di altri tempi, alla quale noi giovani, purtroppo, non siamo più abituati e avremmo solo da imparare.
Jeannette Tilotta