Nino Ognibene

C’è un personaggio che cammina tra le stradine di Vita.

E’ impossibile non riconoscerlo: un omone alto, calvo e col pancione prorompente. Cammina quasi dondolando ad ogni passo, con una sigaretta tra le dita ed un sorriso compiaciuto, e si sbraccia per salutarmi per primo quando mi incontra per strada: “Stai ennu ddà? A Pro Loco? Ora vegnu!”.

Nino Ognibene fa della sua fantasia, la sua più grande qualità. Crea mille vite parallele: un giorno lavora in campagna, un altro si candida Sindaco di Vita, un altro ancora è militare “ai confini”, per poi diventare attore e banchiere.

Senza tempo e senza spazio, ha la capacità di rivoluzionare geograficamente il mondo ad oggi conosciuto: ci vogliono infatti quattordici ore per arrivare a Mazara del Vallo e venti minuti per raggiungere Dubai. Con l’aereo però si impiega più tempo: è più semplice e veloce andarci via terra con una delle Ferrari che tiene nel suo garage, o al massimo con la sua mula.

Ma l’aspetto più bello di Nino è la sua generosità: benchè viva in un mondo totalmente a sé, a modo suo ti offre sempre una mano: “Si ti serve un sirvizzu, io aiu l’agganci giusti: niscemu un pomeriggio cu a to machina e emu a pallari cu nn’amicu mio, accussì pi tutta a vita sì assicurata!”.

E cosa c’è di meglio della disponibilità di una persona talmente pura ed ingenua? Mondi, colori, distanze, criteri economici, persone… sono tutti stravolti nella sua mente, e trascorrendo un pò il tempo con lui, ti senti più leggero e meno attaccato alla realtà che hai sempre pensato essere l’unica possibile.

Persone come lui portano a stupirti e rivalutare ogni cosa, cogliendo ciò che conta veramente: il contatto umano, cosa che Nino invece non ha mai perso di vista.

Jeannette Tilotta